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ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER Delegazione di Napoli

IL PINOT NERO, L’UVA DEL SOGNO
Borgogna contro Italia: 12 Pinot Nero alla cieca
12 Febbraio 2016 ore 20 Euro 47
EnoPanetteria I Sapori della Tradizione
Corso Europa n.125 Melito (Na)
Info e prenotazioni: 081.7117410

Il Pinot Nero: l’uva del sogno, della disperazione, dell’ambizione, della delusione, dell’esaltazione.
L’uva dei vini più fascinosi del mondo, dei profumi più spettacolari e imprevedibili, di vini complessi e leggeri, qualche volta magri e aciduli, qualche altra surmaturi e volgari.Si è detto e scritto di tutto sull’uva rossa borgognona, spesso termini in aperta contraddizione. E di tutto quanto comunicato, due nozioni ricorrono più spesso delle altre, come mantra, quasi come luoghi comuni. La prima è che il Pinot Nero sia un’uva nobile ma DIFFICILE, ed è vero, verissimo: pochi tannini sulla buccia, molti nemici tra muffe e funghi, una sensibilità eccezionale alla stagione,. La seconda è la quasi impossibilità di trapiantarlo in territori che non siano i suoi, pochi, d’elezione; Borgogna, Champagne, più qualche sparsa vigna alsaziana o della media Loira.
In una avvincente degustazione alla cieca, con la guida di Armando Castagno, giornalista, scrittore, storico dell’arte, relatore e docente AIS, prima firma della rivista associativa Vitae e grande appassionato del Pinot Nero di ogni paese, misureremo il meglio della produzione italiana con sei vini di Borgogna, scelti nella fascia di mercato dove si collocano i “nostri”; per vedere se davvero quanto di più riuscito si ottenga in Italia con questa favolosa uva possa reggere il passo, e quanto questi nostri Pinot Nero riescano a “mimetizzarsi” in una degustazione di questo genere.
Una bottiglia di Champagne, ovviamente a base Pinot Nero, per il socio che se la caverà meglio nel “battesimo” dei 12 vini serviti, optando per la loro provenienza italiana o borgognona e, in caso di parità, nel “barrage” finale a domanda e risposta secca. Sarà una serata di divertimento, ma anche una imperdibile occasione didattica di focalizzazione dei caratteri fondamentali di una varietà tra le più importanti al mondo.

A seguire, dopo la degustazione tecnica, il tradizionale buffet di pizze di Stefano Pagliuca.